In radio e in tutti gli store digitali “Una buona ragione”, il nuovo singolo (dopo “TTBN?”) di Möly, scritto dalla stessa Carlotta Mascheroni e Matteo Brioschi. Poco più che ventenne, è un'artista eclettica e talentuosa, nuova scoperta di Petricore e Fiero Dischi.
Carlotta: -A volte le cose semplicemente non funzionano. "Forse sono solamente io a sbagliare sempre", forse sei tu a non provarci nemmeno, forse ci sta sfuggendo qualcosa di scontatissimo, o forse, più probabilmente, non c'è più una buona ragione per continuare a provarci. E sinceramente va bene così. "Una buona ragione" è una canzone sul guardarsi dentro, guardarsi in faccia, e lasciare andare un rapporto ormai tossico. Non sembrerebbe, ma in realtà è una canzone molto positiva, si tratta di una vera e propria catarsi perché questo tipo di rottura ti costringe a cercare "una buona ragione" in altro, in te stesso, negli amici e nelle cose belle. Un po' un addio stizzito, un po' un inno al cambiamento, un po' una dichiarazione d'amore a tutte le buone ragioni che sono nel mondo, ancora da cercare ed apprezzare-
Möly è un tripudio di estro, fantasia e originalità, che si perfeziona in un modo di scrivere e interpretare la musica davvero unico. Prodotto da Matteo Brioschi nei Petricore Studios e pubblicato da Fiero Dischi (distribuzione Believe Digital), lo stile inconfondible e la magia si riconoscono anche in questo video, realizzato sempre da Fiero Dischi.
Carlotta Mascheroni (Monza, 21 anni), dopo esser cresciuta a colpi di emo, musica psichedelica anni 60/70 e city pop (una combo micidiale), Moly scopre e si affeziona immediatamente al linguaggio dell’indie e del cantautorato italiano. É in questo genere che decide di rovesciare tutte le sue forze ed emozioni scrivendo brani molto personali, con un’attenzione particolare per i testi scritti in cameretta e ri-arrangiati sapientemente con synth e chitarrine “dreamy” che ne mitigano un po’ il mood. Pur mantenendo la scena indie italiana nel cuore, lo sguardo di Moly è sempre alla ricerca di spunti internazionali, rifacendosi anche ad artisti contemporanei come BENEE, Snail Mail, Poppy, e altri, per cercare suoni e sfaccettature inaspettate e spiazzanti.