Il Presidente nazionale, prof. Umberto Palma ha dichiarato: “Non è giusto che i genitori e i fratellini di Fortuna debbano rivivere la tragedia e il dolore anche attraverso gli schermi cinematografici, più dei colpevoli e condannati, sono le vittime che hanno diritto alla serenità e all’oblio dal male subito e un film che si intitola «Fortuna - the Giant and the Girl», al pari delle fotografie di minori pubblicate da alcuni media, senza alcun controllo, certamente non garantisce serenità ad una famiglia già duramente provata”. Per questo motivo abbiamo deciso di costituirci parte civile al fianco della famiglia Loffredo nei procedimenti avviati dall’avv. Angelo Pisani e dall’avv. Simona Trongone, nell’assoluta certezza e convinzione che, la Giustizia, quella VERA e ASSOLUTA unitamente all’integrità e al coraggio dei Giudici, prevarrà sugli interessi economici e cinematografici, perché la Giustizia non è, e non deve essere mai spettacolo o seconda a nessun altro interesse, specie se lede ed offende minori indifesi. Arriveremo senza alcun indugio fino alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per la tutela dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza, sanciti proprio dalla convenzione ONU, che è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in oltre cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini; convenzione approvata proprio dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia con la legge n. 176 il 27 maggio 1991. Auspichiamo e siamo convinti che in questa battaglia di civiltà e di tutela ai diritti dei minori ci affianchino anche altre organizzazioni ed Autorità che operano in difesa e tutela dei minori.
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www.xeventisrl.it se-la-legge-non-e-solo-uno-spot-il-diritto-alloblio-deve-valere-anche-per-le-vittime