Sempre in materia buoni pasto, è interessante osservare come siano state introdotte nuove regole in seguito alla pubblicazione del decreto 7 giugno 2017 da parte del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In seguito al decreto MISE, i buoni pasto devono avere il nome del titolare, ragione sociale o codice fiscale della società che emette i ticket, la scadenza, il valore dei ticket restaurant, lo spazio riservato per indicare la data in cui viene utilizzato il buono pasto, la firma del titolare ed il timbro dell’esercizio convenzionato. Infine, la dicitura “Il buono pasto non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di dieci né commercializzabile, né convertibile in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dal titolare” dev’essere presente sui ticket restaurant.
Cosa sono i buoni pasto
I buoni pasto sono documenti che possono venire erogati in formato cartaceo o elettronico. Il titolare di questo ticket può beneficiare di un servizio sostitutivo della mensa acquistando per un importo pari a quello indicato sui buoni pasto. In altre parole, le imprese che sono sprovviste di servizio mensa possono erogare questo tipo di documento ai propri dipendenti per sopperire alla necessità di mangiare che questi ultimi hanno durante i giorni di lavoro. È utile ricordare che gli esercizi convenzionati con l’impresa che eroga i buoni pasto hanno tutti i mezzi per dimostrare alla società di emissione che la prestazione viene eseguita regolarmente.
Buoni pasto, come funziona
La regola numero uno dei buoni pasto è che spettano a tutti i lavoratori dipendenti in base al tipo di contratto (a tempo pieno o part – time) e anche quando la pausa pranzo non è compresa nell’orario di servizio. È possibile utilizzarli presso i supermercati, le pizzerie, gli agriturismi, le drogherie, gli spacci aziendali, i self – service ed i mercatini. Come si può fare per capire se un esercizio commerciale accetta i buoni pasto? È molto semplice: i negozi e locali che accettano questi ticket espongono (in genere all’ingresso) gli adesivi con il simbolo dei buoni che ricevono. I buoni pasto funzionano con il coinvolgimento di quattro soggetti. Il primo è la società emittente, quindi l’azienda che materialmente produce i ticket, li gestisce e ne verifica la qualità in base al servizio offerto dai vari esercizi affiliati. Il secondo soggetto è rappresentato dalle imprese pubbliche o private che acquistano i buoni pasto dalla società che li emette per poi offrirli ai propri dipendenti. Dopodiché ci sono i dipendenti, coloro che usufruiscono materialmente dei ticket. Infine, alla quarta categoria appartengono gli esercizi convenzionati (ristoranti, bar, pizzerie, supermercati, ecc.) il cui compito è quello di ritirare i buoni pasto ed erogare il servizio previsto. Una volta al mese, gli esercizi convenzionati restituiscono i buoni accumulati alla società che li eroga, in cambio di un rimborso in denaro equivalente al valore di ogni ticket meno una percentuale di sconto. Lo sconto viene regolamentato in base ad un contratto di convenzione.
Qualche parola riguardo i buoni spesa BuyBuyFree digital
La piattaforma BuyBuyFree è un comparatore di prezzi che lavora con il cashback. L’obiettivo è premiare gli utenti (solo se registrati sulla webpage, la registrazione è gratuita) che effettuano gli acquisti dalla pagina. In poche parole, BuyBuyFree vanta una gamma di prodotti dai quali i clienti possono attingere selezionando l’articolo desiderato. Una volta effettuato l’acquisto, BuyBuyFree premia il cliente con il cashback che non verrà erogato sotto forma di denaro ma sotto forma di buoni spesa. Questi sono di due tipi: i BuyBuyFree Digital ed i Ticket Compliment Edenred. Quando l’utente accumula credito, BuyBuyFree rilascia il buono che dev’essere consegnato in cassa al momento del pagamento. Il valore del buono spesa verrà quindi detratto dal totale della spesa. Un’informazione fondamentale in merito ai buoni spesa è che sono spendibili solo presso negozi fisici. Altro aspetto interessante sulla pagina BuyBuyFree è il sistema di guadagno sugli acquisti degli amici invitati all’iscrizione sulla piattaforma. Questo meccanismo avviene attraverso un codice personale che l’amico invitato dovrà inserire in fase di registrazione. Si crea così un passa parola tra utenti ed il cashback viene erogato su tre livelli: il 20%, il 10% ed il 5%.
Quali sono i migliori buoni pasto?
In Italia esistono diversi tipi di buoni pasto ma non tutti rispondono in maniera efficiente ai criteri previsti (per esempio, il numero di esercizi commerciali convenzionati presenti su territorio nazionale). Tra i buoni pasto migliori ci sono quelli Edenred, ticket dal valore variabile e utilizzabili presso numerose attività commerciali. Questi buoni sostituiscono il denaro contante e sono spendibili in oltre 150.000 negozi e ristoranti in tutta Italia. I buoni pasto Edenred vengono erogati in formato cartaceo, carta ricaricabile oppure buono pasto ricaricabile elettronico su smartphone. Gli UpDay sono dei ticket che servono come servizio sostitutivo di mensa. I vantaggi è che sono economici e possono essere utilizzati in otre 100.000 attività commerciali convenzionate presenti in tutta Italia. I buoni pasto Sodexo sono la soluzione ideale perché offrono importanti vantaggi fiscali sia per le aziende sia per i lavoratori. È possibile utilizzarli presso più di 100.000 esercizi commerciali (trattorie, bar, ristoranti, gastronomie, take – away e supermercati) e sono disponibili come buono pasto cartaceo, card elettronica ricaricabile o card elettronica a regole. Altri buoni pasto interessati sono quelli Qui Ticket che consentono di risparmiare sia sulla spedizione dei ticket stessi sia sulla gestione degli ordini. I Qui Ticket sono disponibili in formato cartaceo ed elettronico. È possibile utilizzarsi presso più di 120.000 esercizi commerciali come supermercati, trattorie, bar, tavole calde, trattorie, mense, ecc.
Utilizzare i buoni pasto è vantaggioso perché è un’ottima opportunità per risparmiare tempo e denaro. Infatti, questo metodo di pagamento è deducibile al 100% ai fini IRAP ed IRES, sono esenti da IRPEF ed ai contributi INPS fino con un tetto massimo giornaliero di 5,29 euro e sono detraibili al 100% ai fini dell’IVA.