Per Andrea Mascetti la pandemia rischia di snaturare il fine ultimo delle Fondazioni. Sulla cultura chiede uno sforzo alle Istituzioni.
Fondazioni tra cultura ed emergenza: l'opinione di Andrea Mascetti
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Si può riassumere così il pensiero di Andrea Mascetti sul futuro delle Fondazioni ex bancarie. Il Coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Cariplo si è detto infatti contrario all'idea, recentemente diffusa, che tali Enti possano sostituirsi allo Stato nel sostegno al welfare e alla ricerca sanitaria. Occuparsi di sanità non è coerente né con gli statuti né con le mission delle Fondazioni. Sebbene in un momento storico come quello attuale sia naturale promuovere "iniziative mirate e motivate dallo stato di necessità", non bisogna mai mettere da parte l'obiettivo primario: "Noi non nasciamo per sostenere il sistema sanitario e sociale - ha dichiarato Andrea Mascetti in un'intervista pubblicata sulla rivista "Civiltà delle Macchine" a cura di Fondazione Leonardo - ma per dare idee e contributi ai settori da sempre per noi strategici: il welfare di comunità, la cultura, la ricerca scientifica e l'ambiente, che devono rimanere i settori principali ai quali si rivolgono le Fondazioni".
Andrea Mascetti: lo Stato si faccia carico della crisi della cultura
Andrea Mascetti è convinto che le Fondazioni continueranno a sostenere la cultura. Anzi, si prospetta un impegno futuro ancora maggiore: "Le Fondazioni non solo non taglieranno i contributi alla cultura ma anzi saranno un punto di riferimento per fare ripartire le iniziative e i progetti". Il Coordinatore di Cariplo annuncia che ci sarà un cambio di passo sulla struttura dei bandi futuri: "Saranno più semplici e finalizzati a far sopravvivere quelle associazioni o quelle imprese culturali che negli anni si sono caratterizzate per la loro serietà o che hanno alle spalle una storia credibile e dunque meritano aiuto in questo momento". Non bisogna tuttavia dimenticare il ruolo dello Stato, oggi più che mai fondamentale per il rilancio del settore della cultura. Andrea Mascetti chiede alle Istituzioni "atti coraggiosi", dalla diminuzione dell'imposizione fiscale a carico delle Fondazioni alla defiscalizzazione degli investimenti in cultura. "Segnali importanti - conclude l'avvocato - che darebbero un senso a questi giorni così difficili per tutti".