La realizzazione di un impianto elettrico è una delle fasi più importanti delle opere di ristrutturazione di una civile abitazione. Affidarsi a tecnici esperti prima di realizzarlo al meglio è pertanto fondamentale ma per farlo è bene avere le informazioni minime necessarie ad orientarsi sulle scelte migliori. Approfondiamo meglio, forti dei consigli di elettricisti professionisti, consultabili su
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La normativa
Innanzitutto, ogni impianto elettrico a norma deve essere conforme alle disposizioni contenute nella normativa specifica di riferimento.
Le leggi in questione sono:
- il D.M. 37/2008 (e successivo aggiornamento del 19/05/2010);
- la normativa CEI 64-8 (che detta importanti novità in merito di prestazioni, risparmio energetico e comfort abitativo).
I tre livelli di prestazione previsti dalla normativa
In base al D.M 37/08 gli impianti elettrici si distinguono in tre categorie:
- livello base: prevede le dotazioni minime consentite;
- livello standard: prevede una sicurezza maggiore e garanzie di maggior comfort abitativo;
- livello domotico: prevede le massime prestazioni possibili e la migliore fruibilità dell'impianto stesso.
Gli elementi dell'impianto elettrico
Per conoscerne adeguatamente il funzionamento, dovrai sapere che l'impianto elettrico si compone dei seguenti elementi:
- quadro elettrico;
- salvavita;
- impianto di messa a terra;
- cavi elettrici e tubi corrugati;
- punti elettrici, cassette da incasso e derivazioni.
Il quadro elettrico
Il quadro elettrico costituisce la parte più rilevante dell'impianto e pertanto deve rispettare una serie di requisiti:
- deve trovarsi in un luogo facilmente ispezionabile e accessibile
- deve avere una grandezza proporzionata ai carichi elettrici effettivamente impiegati e alla superficie dell'immobile
- deve prevedere uno spazio aggiuntivo libero del 15% per eventuali future modifiche.
Dal quadro elettrico, se lo si sceglie, si possono far partire delle linee dedicate che servono a dare comandi ad alcuni elementi dell'impianto.
Il salvavita
Il salvavita si compone di due parti:
- interruttore differenziale: serve a verificare la corrente in entrata e in uscita e a controllare eventuali dispersioni
- interruttore magnetico: rileva i cortocircuiti.
Impianto di messa a terra
Questa componente consente di evitare il rischio di folgorazioni dovute a guasti, grazie a tre elementi fondamentali:
- conduttori di protezione;
- dispersori;
- differenziale (precedentemente citato).
Cavi elettrici e tubi corrugati
Costituiscono le vie attraverso le quali l'impianto distribuisce l'elettricità all'interno dell'abitazione e devono rispettare specifiche caratteristiche, lunghezze e sezioni. Il diametro minimo previsto per i cavi è di 6 mmq. Inoltre è necessario che essi siano facilmente sfilabili e riconoscibili (le differenza di colore serve proprio a questo).
Punti elettrici, cassette da incasso e derivazioni
Il numero di prese di un buon impianto elettrico deve essere tale da soddisfare il fabbisogno degli utenti.
Questo al fine di evitare l'uso di ciabatte e adattatori, che, oltre a non essere a norma, costituiscono anche fonti di rischio.
Le cassette da incasso sono dei rompi-tratta e devono perciò essere ispezionabili.
Placche pulsante e prese
Questa è infine la parte esteriore, quella che vediamo, dell'impianto elettrico. Segue perció i gusti e le esigenze personali, potendo spaziare fra una vastità di colori e tipologie.
Per concludere, occorre riconoscere che oggi abbiamo davvero a disposizione le soluzioni più all'avanguardia in fatto di prestazioni e comfort. Pertanto, una volta conosciute le caratteristiche necessarie che un impianto a norma deve avere, basta solo scegliere e potrai davvero avere tutto ciò che desideri!
Fonte notizia
www.elettricistabolognaeprovincia.it