Già ad aprile scorso erano più di due milioni le famiglie italiane che dichiaravano di aver perso oltre il 50% del proprio reddito familiare (Fonte: mUp Research per Facile.it) e che, per questo motivo, si erano trovate costrette a diverse rinunce.
A conti fatti sono tanti i ragazzi italiani che, per ragioni economiche, sociali o culturali hanno dovuto rinunciare allo sport, elemento fondamentale non solo di aggregazione e salute, ma anche di crescita etica e morale.
È per aiutare loro a non dover dire addio ad un tassello così importante che è nata ETKmente (www.etkmente.t), l’associazione che, con il patrocinio del CONI, mira a garantire l’accesso alla pratica sportiva per un numero sempre più ampio di ragazzi fra i 6 ed i 15 anni.
«Lo sport» - dicono dall’associazione - «non è solo attività fisica, ma anche divertimento, confronto con gli altri, rispetto delle regole, educazione e tensione a migliorarsi, come atleti e come persone. Il nostro progetto è quello di favorire, attraverso la pratica sportiva, il benessere psico fisico di bambini e ragazzi svantaggiati, aggiungendo al loro percorso un tassello educativo fondamentale, in modo da renderli un domani adulti consapevoli, portatori e propagatori di valori sani e, appunto, etici.»
Per mettere sotto ai riflettori questo problema spesso sottovalutato e per molti sconosciuto, l‘associazione ha lanciato la sua prima campagna televisiva che, da oggi, è disponibile su tutti i canali social di ETKmente e, a breve, sui network televisivi che hanno ceduto gratuitamente i loro spazi.
La campagna, dal titolo Lo sport, un diritto per tutti i ragazzi e disponibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=SHosSHOoGYg , ha per protagonisti un gruppo di ragazzi che, durante un allenamento di atletica leggera, dimostrano con semplici gesti l’importanza di un comportamento etico. È il momento della gara, i giovani atleti partono dai blocchi, ma dopo qualche metro uno di loro inciampa e cade a terra; per gli altri sarebbe più facile continuare a correre e tagliare il traguardo con un avversario in meno, ma non è questo che dice l’etica e così si fermano, tornano verso il compagno in difficoltà, lo aiutano e tutti assieme tagliano il traguardo.
«Grazie a questo spot», concludono i fondatori dell’associazione, «non solo speriamo di raccogliere fondi per finanziare i progetti che ETKmente comincerà a portare avanti da settembre, ma anche di unire attorno all’associazione soggetti interessati ad impegnarsi in attività di responsabilità sociale. Anche i singoli potranno contribuire mettendo a disposizione il loro tempo e le loro competenze professionali, così da aiutarci a raggiungere l’obiettivo di aiutare sempre più ragazzi.»
Fonte notizia
www.etkmente.it sostienici