Terremoto ISAAC è la campagna sperimentale durante la quale sono stati sottoposti due edifici a terremoti di intensità crescente che ci hanno permesso di testare su tavola vibrante I‑Pro 1 analizzando i danneggiamenti che hanno subito le due strutture. La campagna sperimentale è durata 3 giorni (8/9/10 marzo 2021) sperimentando intensità di terremoto effettive comprese tra il 10% e il 137% dell’intensità del sisma del terremoto dell’Irpinia del 1980.
L’edificio equipaggiato con I‑Pro 1, il primo sistema Smart di controllo attivo della risposta sismica, ha resistito a terremoti consecutivi fino a raggiungere il sisma di massima intensità con un’accelerazione di picco al suolo di 0.44g pari al 137% del terremoto dell’Irpinia del 1980 (magnitudo 6.9 della scala Richter). Sono state infatti realizzate due strutture (alte più di 8 metri) in cemento armato intelaiate e tamponate in laterizio, progettate e realizzate in modo identico e vincolate allo stesso basamento e posizionate su tavola vibrante. Adottando un approccio comparativo tra l’edificio equipaggiato con I‑Pro 1 e quello privo del sistema, è stato quindi possibile analizzare i danneggiamenti graduali delle due strutture. Se lo standard dell’ingegneria sismica è quello di analizzare numericamente, e simulare con software di calcolo, il miglioramento sismico apportato ad un edificio grazie ad interventi atti a modificare la sua risposta strutturale (rinforzi, isolatori, dissipatori, …), senza mai verificare sperimentalmente la loro reale efficacia in caso di terremoto, ISAAC ha deciso di spingersi oltre testando il comportamento della sua tecnologia ISAAC Protection 1 (I‑Pro 1) scatenando intenzionalmente un terremoto in condizioni reali.
La campagna sperimentale su tavola vibrante #terremotoISAAC rappresenta un unicum nel settore dell’ingegneria civile sia a livello nazionale sia a livello internazionale, si tratta infatti della prima prova sperimentale di un sistema di controllo attivo della risposta sismica (I‑Pro 1) installato su un edificio in cemento armato a scala reale sottoposto alla simulazione di un sisma su tavola vibrante.
E’ stato testato infatti, in condizioni reali, il miglioramento sismico apportato dall’installazione di I‑Pro 1 su una struttura simulando in laboratorio un vero e proprio terremoto presso il centro di ricerca EUCENTRE.
Dopo il sisma con intensità 70% del terremoto di base la struttura priva del sistema I‑Pro 1 ha già presentato evidenti danneggiamenti degli elementi non strutturali, condizione che non si è verificata nella struttura equipaggiata del sistema che, infatti, si è presentata integra. A seguito del terremoto di intensità massima (pari a 137% del terremoto base) la struttura NON dotata del sistema I‑Pro 1 ha presentato forti danni: gli elementi non strutturali sono stati fortemente danneggiati arrivando al crollo di porzioni delle tamponature, e gli elementi strutturali fortemente compromessi arrivando a completa rottura dei nodi solaio-pilastro del primo piano compromettendone: l’agibilità, il restauro post-sisma e la resistenza della struttura a carichi orizzontali. La struttura con installato I‑Pro 1, invece, ha riscontrato solo fessurazioni lievi sugli elementi non strutturali (intonaco).
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