È infatti noto a tutti che gli integratori alimentari non sono medicinali, non necessitano di una ricetta del medico, e sono generalmente ben tollerati. Tuttavia, non è altrettanto noto che essi possono comunque avere effetti indesiderati, che possono essere dovuti a ipersensibilità individuali, a patologie concomitanti, ad abuso o a scarsa qualità del prodotto.
Se prima di procedere all’acquisto e all’assunzione di integratori alimentari consultiamo il medico, questi ci spiegherà che molte sostanze, comunemente ritenute innocue perché già presenti naturalmente nel nostro organismo, possono invece essere coinvolte in meccanismi che potrebbero incepparsi o essere esacerbati in caso di consumo eccessivo o inappropriato.
La normativa che regola la produzione e la vendita degli integratori alimentari parte infatti da una definizione di questi prodotti, che precisa che essi possono essere di supporto ad un’alimentazione sana ed equilibrata. Non possono quindi rimpiazzare la funzione degli alimenti e devono essere consumati in maniera intelligente, seguendo le indicazioni del proprio medico e le raccomandazioni riportate in etichetta.
Le vitamine e i minerali, pubblicizzati in lungo e largo come sostanze naturali che fanno sempre bene, possono avere invece effetti dannosi sul nostro organismo se consumati in eccesso o in mancanza di un effettivo bisogno. La vitamina D, per esempio, può essere tossica per il fegato, fino a causare una forma specifica di epatite.
Può depositarsi nei vasi sanguigni, nei polmoni, nel cuore e nei reni causando insufficienza renale con sintomi come nausea, vomito e mancanza di appetito. Peraltro, smette di espletare la propria funzione, in quanto con l’uso eccessivo la percentuale di tessuto osseo degenerato è maggiore di quello del tessuto ricostituito. Certo, va detto che si parla di effetti che insorgono con dosi superiori fino a 100 volte quella raccomandata consumate per diversi mesi. Ciò non toglie che il ricorso al medico sia assolutamente essenziale per evitare danni irreparabili.
Assumere integratori alimentari è certamente un modo di prendersi cura di se stessi e può presentare vantaggi oggettivi per il nostro stato di salute, ma è meglio rinunciare a qualsiasi libera iniziativa e rivolgersi al medico, che ne conosce pro e contro, e che saprà consigliarci sulla tipologia, sulle quantità e sulla frequenza di assunzione di questi prodotti.