E’ sulla base di queste analogie che Folco Sbaglio e Le Ore Perdute hanno voluto pubblicare “Oggi siamo in guerra”, un brano che Folco scrisse nel 1998, quando a Napoli si sentivano spesso i boati dei caccia bombardieri che notte tempo decollavano alla volta del Kosovo. Pensando che quegli aerei, mentre a lui causavano insonnia, a molta gente invece facevano rischiare la vita, una notte imbracciò la chitarra e si mise a scrivere.
Un pezzo che fonde nel classic rock anche atmosfere folk grazie a flauto e violino e che racconta uno scenario bellico condannando la violenza e i politici che ne alimentano la diffusione. Il video non poteva che essere casalingo viste le restrizioni, ma realizzato con cura in tutta la sua semplicità; Folco Sbaglio e Le Ore Perdute si fanno menestrelli del rock: l’aspetto più importante è il messaggio che la canzone vuole trasmettere.
Folco Sbaglio nasce in Irpinia e si sposta a Roma per qualche anno per studiare. Cresce con la scuola cantautorale italiana e con riferimenti angloamericani come Dylan, Rolling Stones e Lou Reed. Dal 2009 suona con Le Ore Perdute, un gruppo di ottimi musicisti che rispondono ai nomi d’arte di Leda Fancini (flauto), Merlina Plaza (Violino), Nitto Lasco (chitarre), Rebbo Anzio (basso), Vanni Panovus (chitarre), Nonio Nass (batteria).
La band ha all’attivo un album pubblicato nel 2015 il cui brano di punta nonché title track è “Storia di un pettirosso”.
Nel 2017 l’album è stato trasmesso interamente su Radio Rock, emittente seguitissima di Roma e del Lazio, dal noto conduttore Luigi Vespasiani. Ne nasce un live proprio a Radio Rock, poi al Traffic, punto di riferimento della musica dal vivo a Roma, seguito da altre date sempre nella capitale.
Folco Sbaglio e Le Ore Perdute sono pronti da tempo per lavorare sul secondo album: ci sono otto tracce pronte per essere registrate e partirà quanto prima la campagna di crowdfunding che era rimasta in sospeso a causa della pandemia.
A cura di Francesca Saglia
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